Farine come sceglierle

 

Farine come sceglierle

Cari amici oggi anziché pubblicare una ricetta e dedicarmi alla cucina vorrei parlarvi di una scelta che da un po’ di tempo io e mio marito abbiamo intrapreso. Da quando è nato il nostro pargolo ci siamo posti il problema di alimentarlo in modo sano ed equilibrato e non solo evitando di propinargli a merenda prodotti dolciari industriali ma pensando anche alla scelta degli ingredienti più salutari, in particolare ci siamo posti il problema di come scegliere le farine più salutari.  E per questo abbiamo cominciato ad informarci per far in modo che il piccolo e non solo, anche noi, potessimo alimentarci nel modo più sano.

Un primo semplice passo é quello di scegliere prodotti da forno con ingredienti biologici, al supermercato ormai sono diffusi  biscotti, gallette, farine, grissini di aziende certificate che usano materie prime biologiche. Cerchiamo inoltre di evitare al massimo alimenti troppo zuccherosi, finché riusciremo ad evitarli al piccolo sarà tutto di guadagnato…ovviamente appena crescerà sarà lui stesso a decidere.

Le farine raffinate

 
Nella nostra ricerca ci siamo imbattuti sulla scelta dei cereali. Leggendo ed informandoci abbiamo scoperto che  le farine raffinate sono ottenute usando unicamente l’endosperma del seme; quindi sono private sia delle fibre, sia di gran parte dei Sali minerali, nutrimenti importanti per l’organismo. Col processo di raffinazione si ottiene una farina molto setosa e leggera, in grado di essere conservata a lungo, ma decisamente povera di elementi nutritivi e troppo ricca di zuccheri, il suo uso abituale comporta un aumento del tasso di glicemia e un maggior accumulo di grassi depositati. Nelle società così dette industrializzate o occidentali è abitudine il consumo delle farine raffinate. E, anche se per il nostro benessere non è necessario mangiare solo cereali integrali, specie se si segue una dieta ricca di frutta e verdura già ricche di fibre, la regola del buonsenso suggerisce di variare gli alimenti quotidiani a base di cereali e di introdurne almeno la metà di integrali.

Le farine integrali

 
Le farine integrali ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà e facilitano il transito intestinale, riducono l’assorbimento di grassi e colesterolo, riducono l’assorbimento delle sostanze cancerogene e il rischio di sviluppare masse tumorali. Verifichiamo sempre di assumere vera farina integrale ciò è fondamentale. Perché preciso VERE farine integrali? Perché spesso le farina integrale è ottenuta da farina di tipo 0 a cui viene aggiunto un quantitativo minimo di crusca già raffinata in precedenza, quindi priva di sostanze nutritive. Si tratta, perciò, di prodotti doppiamente processati ma venduti come più salutari. Per riconoscere le farine integrali il colore del pane deve essere scuro ed omogeneo e la consistenza compatta. Inoltre vi suggerisco di provare a fare il pane in casa con farine possibilmente biologiche macinate a pietra che non alterano l’apporto nutritivo!!
Vi consiglio di provare sia la pasta che il pane integrale con svariati condimenti e pian piano vi abituerete al gusto più corposo e robusto delle farine integrali fino a quando le preferirete alla farina  bianca che vi risulterà col tempo addirittura sciapa, superando così il preconcetto che le farine integrali alterano il gusto delle pietanze.
 

Fattore W

La classificazione delle farine si effettua con il fattore “W” che vuol dire fattore di panificazione. E’ usato per indicare la forza della farina, un alto valore di W indica una farina forte con un alto contenuto di glutine, in grado di assorbire molta acqua così che l’impasto sarà resistente e tenace e lieviterà lentamente perché le maglie del reticolo di glutine saranno resistenti; viceversa un basso valore di W indica che la farina ha  bisogno di poca acqua e che lieviterà in fretta tanto e si otterrà un impasto leggero e poco consistente.
 

Alternative

In alternativa alle farine integrali è possibile scegliere farine di grano antico, facile produttività , come a titolo esemplificativo i grani di Timilia (o Tumminia), Senatore Cappelli, Russello. Si tratta di tipi di grano geneticamente non modificati che crescono senza l’ausili di pesticidi e che ha ottime proprietà nutritive: presenta molti oligoelementi del germe di grano e della crusca, un alto valore proteico e un basso indice di glutine.
 
Quindi provare per credere (cit.)

 

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